Troviamo dipinti fatti col sangue, scarabocchi folli, mappe, collage, memorabilia pescati nei mercati delle pulci di Berlino. Testi di canzoni scritti a matita su ritagli di carta sudicia, in stanze d'albergo e notti insonni fatte di eroina e anfetamine. Fotografie che lo ritraggono giovane, bellissimo e oscuro come un angelo dell'apocalisse. Materia fuori controllo in cui passa, come corrente elettrica, tutto il genio ribelle, ambiguo e maniacale di Nick Cave.
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