Un mercoledì da lettori | 1 aprile 2020 - Todo Modo

Un mercoledì da lettori | 1 aprile 2020

by Pietro Todo Modo

FLOW

BOOK FOR PAPER LOVERS

Rivista olandese monografica che esce una volta all’anno con tutto quello che desideri come appassionato di carte e cartoleria, origami e pacchetti, adesivi, scatole e bigliettini, cartoline e lettere. Un libro da fare, collezionare e adorare, per grandi e fanciulli.

 

MORRICONE

A CURA DI MAURIZIO BARONI
EDIZIONI LAZYDOG

Lazydog, casa editrice indipendente di Verona, pubblica il più bel libro dedicato al lavoro del compositore Ennio Morricone.

Il curatore di questa raccolta di testi, prevalentemente inediti, Maurizio Baroni inserisce foto di archivi nascosti e raccoglie contributi da Quentin Tarantino a Dario Argento, Lisa Gastoni, Christopher Frayling, Joh Carpenter, Giuseppe Tornatore e molti altri.

 

IN CERCA DI GUAI

DI MARK TWAIN

EDIZIONI ADELPHI
TRADUZIONE DI GIULIA ARBORIO MELLA

Samuel Clemens (ovvero Mark Twain) parte per il selvaggio west e inizia una fitta attività di giornalista in cui fa molti reportage dalla frontiera. Nel 1872, dopo un anno in giro, decide di raccogliere parte di questi scritti in un romanzo che narra di un viaggio in diligenza al seguito del fratello trasferito come amministratore nei territori del Nevada, tra risse nelle locande e la vita dei cercatori d’oro non manchiamo di divertirci leggendo uno dei 79 capitoli che compongono questo libro. Leggere romanzi western ascoltando Morricone è un’esperienza consigliata in questi giorni di clausura. Altri autori che scrivono questo genere potrebbero essere oltre al sempre ottimo McMurtry, anche Feinmann e Pacheco se ne volete una versione sudamericana oltre al mitico Borges.

 

FAKE LOVE LETTERS, FORGED TELEGRAMS, AND PRISON ESCAPE MAPS

Designing Graphic Props for Filmmaking

DI ANNIE ATKINS

Un viaggio nel mondo finzionale di Annie Atkins, la graphic designer più amata del cinema contemporaneo. Centinaia di finte lettere, cartoline, passaporti, tazze, loghi, francobolli, stampe ovvero tutti quei piccoli e preziosi oggetti di scena che stanno di lato, di dietro, di fianco e non devono essere mai protagonisti di una scena. Perché se lo fossero, come ci dice la Atkins, vorrebbe dire che il lavoro fatto era un lavoro sbagliato. E poi il suo rapporto col geniale regista Wes Anderson. Insomma un libro unico che racconta una professione unica. 

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