Eye n°101
Si definisce "the international review of graphic design" e, in effetti, la rivista fondata nel 1990 da Rick Poynor e oggi diretta da
John L. Walters può essere considerata un po' la bibbia del settore. Con cadenza trimestrale, Eye mette nero (e altri colori) su bianco le ultime tendenze in fatto di grafica. Il bianco, poi, non è lasciato al caso, ma è quello di tre diverse tipologie di carta che vanno a comporre uno dei magazine più collezionati e curati al mondo.
Il focus della rivista sono la grafica e le arti visive, esplorate con approfondimenti, interviste, commenti, recensioni e immagini.
Grafici, griglie e infografiche sono diventate particolarmente familiari a tutti nel 2020, anno in cui i media vecchi e nuovi, caldi e freddi, hanno capito che la data visualisation era il linguaggio della pandemia.
Questo nuovo e atteso numero di Eye Magazine, tra le altre cose, parla proprio di questo e dicome anche il letter press sia cambiato per riflettere l'anno turbolento che abbiamo passato, ma contiene anche interessanti articoli sulla nuova moda di stampare libri tramite corwdfunding e riflessioni su quanto un designer dovrebbe studiare e fare ricerca senza le pressioni date da lavoro e scadenze.