Nel 1975 Vincenzo Castella, allora poco più che ventenne, trascorre quattro mesi nel Sud degli Stati Uniti nella zona attorno al fiume Mississippi. La sua è un’indagine etnografica alla ricerca degli ultimi bluesman: li ascolta suonare, ne raccoglie le testimonianze. Al tempo stesso scopre un’America ‘minore’, di luoghi e persone su cui solitamente nessuno posa lo sguardo. Ritrovate in un cassetto, in uno sfolgorante bianco e nero, queste fotografie sono una gioia per gli occhi. Una scoperta e un ritorno a un’affascinante America delle radici. La nascita della vocazione di uno dei maggiori fotografi italiani.