Questo libro parla di nuvole. È il diario di bordo tenuto da Gilles Clement paesaggista, giardiniere e scrittore - durante una traversata atlantica a bordo di un cargo da le Havre in Francia a Valparaiso in Cile. Quale l'interesse per l'inventore del "giardino in movimento" di guardare al cielo? Perché tra tutti i fenomeni naturali la meteorologia resta il più inafferrabile, quello che l'uomo, nonostante i tentativi, non è riuscito in alcun modo a piegare. Ma è anche il fenomeno che più modella i climi, quindi maggiormente incide sulla flora e i paesaggi. Ed è infine quello che con un unico slancio ricopre l'intero pianeta e ci conferma una realtà che per alcuni resta imprecisa: la Terra, la nostra casa, funziona come un solo e indiviso essere vivente. Cirri, nembi, cumuli, nomi di nuvole, ma soprattutto nomi attribuiti ad acqua in sospensione, a quella fase del ciclo dell'acqua senza la quale non si dà vita. Perché per capire il vivente, occorre capire le nuvole, occorre dunque capire lo spazio complessivo in cui si dispiega il vivente. Ancora una volta Gilles Clement ci sorprende mescolando generi e temi: un journal che guarda al cielo e dal quale sbucano piante e giardini, discorsi sulla luce e sui frattali, personaggi come Jean-Baptiste Lamarck e capitani di lungo corso...