"La lettrice di Ćechov" di Giulia Corsalini

Nina è una donna ucraina, di lingua russa, che arriva in Italia per accudire una signora anziana. Nel suo paese ha lasciato il marito malato e l'amata figlia Katja, a cui spera di poter assicurare un futuro, la laurea in medicina, il matrimonio.

La sua solitudine si divide tra le faccende domestiche e il risveglio di una passione per gli studi umanistici e per Čechov in particolare, che la spingono a frequentare l'istituto di slavistica dell'Università cittadina dove conosce il professore di Lingua e Letteratura russa, Giulio De Felice, che le offre un contratto temporaneo di docenza.
La loro relazione, in gran parte inespressa e fatta di piccole occasioni tristemente mancate, finisce tuttavia per trattenerla in Italia, compromettendo il rapporto con la figlia. Intanto, l'arrivo di un nuovo ricercatore offre a De Felice l'occasione di lasciare che Nina torni nel proprio paese.
Seguono anni di vuoto e silenzio, improvvisamente interrotti da un invito di De Felice che reclama la sua presenza a un convegno su Čechov. 

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