Chi siamo?
Abbiamo chiesto ad Antonio che è un bravissimo fotografo e sviluppatore, di fare dei ritratti a tutta la famiglia todomodiana con la sua Canon AE-1 Program (obiettivo 35 mm).
Regole: uno scatto solo, in pellicola a colori e come viene viene, nessuna scelta.
Ovviamente ognuno ritratto nel proprio spazio preferito e nel luogo dove è generalmente presente.
Le foto ci sono piaciute molto proprio perché imperfette, diverse, sorprendenti. Lontane finalmente da filtri, ton su ton, unghie colorate in tinta con le copertine dei libri, piante e tazze fumanti e soffuse, sguardi intensi.
Poi Giovanni e Simone hanno scritto delle micro biografie in tono lievemente ironico, ma che proprio per questo ci prendono sempre.
PIETRO
Ama svegliarsi presto al mattino, fare un pisolino dopo pranzo, e ha sempre mille milioni di idee nuove che quasi verrebbe da dirgli: ma come fare a realizzarle tutte? Però se ci pensi bene è meglio non dirgli niente, e che lui continui a immaginare milioni di cose stupende (e realizzarne moltissime).
In libreria si occupa letteralmente di tutto.
MADDALENA
o dell’entusiasmo. Se venite in libreria, di qua o di là, se la trovate a Periodico oppure da Hiroko (può essere ubiqua), non mancherete di ridere insieme a lei, di vedere le cose da un altro punto di vista e, state pur certi, finirete per leggere tutto quello che vi consiglia, che sia Cioran o la Storia della decadenza e caduta dell’impero romano.
In libreria è l’anima e la risata.
Simone
ciuffo d’ordinanza e sguardo alla Volonté, è ormai il direttore di TodoModo, l’uomo dei decreti mille pratiche, il libraio non-Pietro-o-Madda più longevo, l’Annie Ernaux delle Cure, narcisista mai domo, se non è in libreria vuol dire che è in Grecia.
Giovanni
quando stava per entrare al Seminario come monaco stilita ha sbagliato strada con la macchina ed è finito a un circolo ARCI a Pozzolatico dove ha capito che le due cose erano in fondo la stessa cosa. In libreria si occupa di libri, per lo più difficili.
Davide
dopo un po’ che ti conosce comincerà a chiamarti con il suffisso -one. Per cui se ti chiami Pietro, diventi Pietrone, Giovanni è Giovannone, Hiroko diventa Hirokona. Se il tuo nome finisce già in -one, lui riesce comunque ad aggiungere un suffisso, quindi Simone diventerà Simoncione. A Todo Modo si occupa dei vini e di rendere vivo l’Uqbar.
Andrea
occhi vispi e barba curata, sa un sacco di cose e ha tantissime passioni, i viaggi, il Giappone, i libri game, i videogame, la cucina sottovuoto, il cinema immaginifico, i concorsi internazionali, i gatti, la micologia, i rompicapo e mille altre cose ancora non mi possono venire in mente tutte adesso.
Hiroko
in una vita precedente è stata un meccanico d’auto e anche in questa può riparare qualsiasi cosa. In un’altra vita precedente è stata una pittrice francese, delicatissima. In un’ulteriore vita passata si occupava di estetica alla corte di un re o di un principe viennese. In libreria fa da mangiare ogni giorno delle cose buonissime.
Kyoko
anche detta l’ultimo samurai, non si piega alla fatica, al maltempo, alle ingiustizie. Poche parole, pochi sorrisi. Cucina da Hiroko con passione e dedizione, con apertura e rispetto. Si dice che una volta abbia cucinato e dato da mangiare a 127 persone in tre quarti d’ora facendo per ogni bento un pulcino di uovo di quaglia con tanto di occhi e di bocca: non sorrise neanche quella volta.
Ayako
è così precisa che ti chiede se lo chiffon che ha appena cucinato è vagamente più asciutto di quello precedente, visto che il forno che ha usato stavolta è di un’altra marca. Poi assaggi lo chiffon in questione, ci caschi dentro come a una nuvola soffice e petalosa e scopri che in effetti stai volando. Ha scritto un libro di pasticceria estremamente kawai. Da Hiroko è oste e chef, magazziniera e maestra di pulcini di uova di quaglia.
Ryo
merita davvero il suffisso onorifico San (さん), che equivale a signore, egregio, maestro. Recente acquisto del calciomercato todomodiano, tifoso a sua volta e inventore del format Piattini, può cucinare a occhi chiusi verdure, carne o pesce, non deluderà in nessun caso.
Alessia
non parla molto, ma le cose che dice sono delle pietre, anzi della ghiaia; ghiaia che ti lancia addosso se le stai antipatico. All’inizio potrebbe sembrare che le stiano tutti antipatici, quindi la ghiaia che deve lanciare in giro è molta, le servirebbe una specie di furgoncino, anzi un camion auto-articolato di quelli lunghi. Ma se a Alessia, per caso, le stai simpatica, allora è davvero un tesoro. A Todo Modo Dilà si occupa di stampare bellissime stampe e di fare grafiche incredibili.
Francesco
è forse il più serio di tutta la baracca. Il timbro della voce, la stazza sicura e una calma atomica che ben si attaglia agli orari da cacciatore di aurore boreali che deve fare in edicola v’infonderanno grandi dosi di fiducia in lui e nel mondo. In edicola si occupa di tutto, prese, rese, libri, inserti e gadget. Sa chi è Frigo cammello buffo fardello.
Antonio
“Buon tempo” Logarzo, cilentano atipico, fotografo in bianco e nero (ma anche no, vedi questi scatti), ha avuto almeno tre vite a TodoModo, una da barista in libreria, una da cameriere ai bento di Hiroko e una da edicolante presso Periodico, la sua attuale. Ma si dice che, felino, ne abbia in serbo molte altre. A Periodico troverà per voi la Nazione, Novella 2000 e vi farà pure un ritratto dove sarete più belli.