Alla Carta n.26

Alla Carta è una rivista internazionale che, con cadenza semestrale, esplora moda, arte e design di fascia alta. Con sede a Milano, attraverso il suo sguardo, si muove tra immaginari visivi raffinati o sperimentali, dark o luminosi.
In un’epoca dominata dalla comunicazione digitale, Alla Carta sceglie consapevolmente il ritorno alla carta stampata, celebrandola come mezzo prezioso, tangibile e duraturo.
Il magazine si distingue non solo per i suoi contenuti visivi e editoriali di alta qualità, ma anche per il suo concept unico: ogni intervista si svolge attorno a un tavolo, rendendo omaggio a una delle tradizioni più autentiche della cultura italiana — la convivialità.
Alla Carta è molto più di una rivista cartacea: è un'ode al tempo, alla materia e alla bellezza delle conversazioni vissute offline, dove moda e creatività si intrecciano con il gusto per il dialogo e lo stile di vita.

Dimensioni: 225 x 310 mm
Numero di pagine: 196
Lingua: inglese

ISSUE 26 - SEI UN MITO
Il termine "idolo" ha origini antiche, legate alla devozione religiosa. Con il tempo, però, il concetto è cambiato: la venerazione si è spostata dal divino a persone o simboli che rappresentano ideali e desideri collettivi. Il culto del soprannaturale è stato sostituito da quello degli idoli terreni, figure umane e accessibili.
Nel 1993, il gruppo pop italiano 883 cantava “Sei un mito”, definendo l’idolo come qualcuno irraggiungibile. Oggi, invece, il culto degli idoli contemporanei si misura in follower, like e visualizzazioni, e la fama, un tempo conseguenza di talento, è diventata un fine a sé stante.
La leggenda è stata umanizzata, perdendo la sua aura mitica e alimentando l’illusione che la fama sia alla portata di tutti. L’idolo contemporaneo è una persona comune che riflette aspirazioni, desideri e talvolta delusioni della gente. In un’epoca dominata dal consumo e dalla ricerca costante di nuovi trend, creiamo e consumiamo idoli come prodotti stagionali.
In questa edizione di Alla Carta magazine, attraverso un racconto per immagine che ruota intorno a quattro lunghi editoriali, viene approfondito cosa significa essere idolo, leggenda o tendenza. Tra gli altri, all'interno del numero troverete un botta e risposta con Maurizio Cattelam, che definisce il mito come “un orologio rotto: ha ragione almeno due volte al giorno.”