LACCA
Racconto giallo
Testo e figure di Mario Sughi (nerosunero)
A cura di Melania Gazzotti e Silvana D’Angelo
Postfazione di Roberta Ioli
«Con la serietà di un gioco, Mario Sughi costruisce una storia secondo l’andamento e la struttura dei migliori racconti brevi: guida il lettore dalla domanda iniziale all’epilogo, accompagnandolo con differimenti, piccoli inganni, indizi seminati e poi nascosti. [...] A una prima lettura, il racconto si presenta come una crime story: tutto sembra ruotare attorno a un assassinio di cui si cercano colpevoli, moventi, anticipazioni: chi si ferma a questo piano narrativo, troverà – grazie al gioco abilmente costruito – un labirinto di congetture in cui perdersi. [...] L’autore guarda e ci invita a guardare: non c’è più frattura tra quadro e paesaggio, tra camminatore nel museo ed enigma dipinto. L’enigma si svela nell’attimo stesso in cui lo sguardo si fa obliquo, accetta una deviazione, sceglie un leggero scarto rispetto alla verticalità della domanda: rinuncia cioè a voler capire tutto. I quadri si fanno riquadri, inquadrature – non fotografiche – attraverso le quali guardare il mondo: non oracoli, ma testimoni del tempo. Tanto più se è un tempo che ci sfugge, che ci è divenuto irriconoscibile»