C'è chi va in montagna in cerca del midollo della vita, per sfuggire ai propri fantasmi e alle ansie metropolitane. E chi – come l'autrice – ci si trova per caso. Sognava il caldo, il mare e le spiagge del Mediterraneo, ma un Accadimento l'ha portata in una baita sulle Alpi, a 1700 metri; in un borgo sotto il ghiacciaio del Monte Rosa. Lì ha scoperto – grazie a un gregge di caprette, un branco di lupi, un'aquila, e alcuni personaggi che sembrano usciti da una favola– che si può condurre una vita più semplice e trovare (forse) la felicità nelle piccole cose. Basta poco per cambiare ritmo e vivere come i cittadini hanno dimenticato: camminare, respirare, spaccare la legna, spalare la neve, fare yoga o stare semplicemente seduti su un masso caldo di sole. Lì ha scoperto che non è necessario correre per raggiungere la cima, perché il vero scopo non è arrivare sempre più in alto, ma riappropriarsi di un tempo antico e dilatato. Più facile se lo fai con un cielo blu sopra la testa e dentro il cuore. Blu come sono le montagne in lontananza. Blu come le sfumature dell'acqua del mare: il colore della vastità, dell'incontenibile e del desiderio. Un diario di montagna che è anche e soprattutto molto altro, uno sguardo intelligente, poetico, dolce, ironico e disincantato.. Alaska, fine Ottocento. Coperti di pellicce e incerate, gli uomini dell'Impeccable scrutano dal ponte della nave l'infinita distesa bianca che si spalanca davanti ai loro occhi. Il giovane e inesperto capitano li ha condotti in uno stretto dove grandi lastre di ghiaccio galleggianti hanno inevitabilmente intrappolato la goletta. Osservano annoiati il paesaggio quando una strabiliante apparizione cattura la loro attenzione: un gigante con barba e lunghi capelli bianchi emerge dai bordi di una fenditura nel ghiaccio completamente nudo. Strizzando gli occhi, l'uomo contempla per un istante il cielo senza sole e poi avanza deciso verso la nave. Sull'Impeccable la maggior parte degli uomini è composta da cercatori che si aggirano in quella terra vergine con la speranza di imbattersi in una vena miracolosa. Tra loro, molti hanno sentito parlare di un colosso dai capelli canuti chiamato il Falco. Un uomo dalle imprese mirabolanti: si dice che abbia ammazzato a bastonate una confraternita, ucciso a mani nude un orso nero o un puma, capeggiato tutte le Nazioni d'America, landa selvaggia e inospitale. Con le sue pelli di linci e coyote, castori e orsi e altre belve sconosciute, il gigante sale a bordo dell'Impeccable e dopo un po' raggiunge i cercatori riuniti a poppa attorno a un fuoco. Intimoriti dalla sua imponente presenza, in preda a un miscuglio di rispetto e terrore, attorno a quel fuoco gli uomini ascolteranno dalla sua voce la storia di Håkan Söderström, figlio di contadini in miseria di Tystnaden, in Svezia, cresciuto tra i boschi di conifere insieme al fratello Linus, partito con lui alla volta dell'America in cerca di avventura e fortuna, separato dal fratello a Portsmouth, sbarcato per errore in California anziché a New York. La storia dell'odissea di un ragazzo che, per ricongiungersi al fratello, attraversa deserti aridi e impietosi, conosce la solitudine e la privazione nel cuore selvaggio dell'America, si imbatte in individui di tutte le risme e sfugge diverse volte alla morte. La storia di Håkan chiamato The Hawk, il Falco, il gigante divenuto leggenda.