Mistero mon amour, la vita è un sogno
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All’interno della scatola Dracula troverete:
È, Cabala bianca, un’epopea onirica dell’homme moyen sensuel, ambientata nella Milano degli anni Trenta, tra viaggiatori di commercio, periferie e bocciofile. Dàuli narra qui la vita piccolo-borghese come sogno, anzi come mucchio di sogni: sogni intercalati alla realtà, concomitanti, premonitorî, periodici, mischiati o innestati in altri sogni …; vasta e volatile fenomenologia orchestrata in una frenetica progressione, che trova pochi riscontri nella narrativa italiana del novecento.
Gian Dàuli si chiamava per l’anagrafe di Vicenza, la sua città Giuseppe Ugo Nalato, nato il 9 dicembre. 1884.
Nelle acque del mar Rosso si specchia una frivola Europa traverstita da Oriente. Marchese e colonnelli, la figlia dello Zar, ex-ufficiali nazisti, T. E. Lawrence e altri superstiti dal sesso. Incerto vi celebrano i riti dell’artificio, del mascheramento e della licenza. Concepito come un tableau delle Follie Bergère, con lustrini. E piume e fruste. Tra Settecento e. Mille e Una Notte, questo romanzo, scritto da un raffinato studioso del simbolismo e degli Anni venti, potrebbe avere per titolo:Le Follie del Novecento.
Philippe Jullian, pittore e critico d’arte esperto di Belle Epoque, ha scritto libri sul Simbolismo e una magnifica biografia di Sarah Bernhard.