Nel 1976 Gabriele Basilico è a Rimini per un lavoro sul Grand Hotel. È qui che conosce alcuni artisti che si esibiscono al Lady Godiva, l’adiacente night club. Incuriosito scatta qualche fotografia ed è colpito dalla disponibilità degli artisti a mettersi in posa. Nel frattempo il mondo dell’avanspettacolo sta tramontando, mentre molti di quei luoghi si sono trasformati in cinema “a luci rosse”. Forse per testimoniare quel mondo in via di estinzione, forse perché colpito dall’umanità degli artisti (spogliarelliste, maghi, clown), Basilico comincia a fotografare teatrini e night milanesi. C’è il progetto di farne un libro, ma non si realizza e viene dimenticato. Nel 2020 quella scatola è stata ritrovata, un inedito che aggiunge un pezzetto all’opera del fotografo milanese. In questi scatti in bianco e nero Basilico si conferma un grande fotografo in un terreno che non gli è proprio. Non c’è nessuna malinconia nel reportage, semmai l’orgoglio, la libertà e l’allegria di un gruppo di artisti al lavoro.