Tsuru no ongaeshi ornitologico
Yocci. Tra gli innumerevoli modi per raccontare una storia, un posto d’onore spetta al kamishibai: arriva dal Giappone, significa “teatro di carta” o “spettacolo di carta” ed è una forma di narrazione per immagini diversa dal libro a cui siamo abituati. Bastano un cantastorie e un pubblico, pronto a diventare protagonista e ad arricchire la fiaba con suggerimenti e invenzioni: il racconto procede facendo scorrere una serie di fogli di carta, in un teatrino di legno o semplicemente tra le mani, con le immagini dalla parte degli ascoltatori e il testo dall'altra. Per questo inedito formato, a metà tra teatro e lettura, non ci si poteva accontentare di storie già sentite: ecco allora nuove versioni dei grandi classici della tradizione europea e giapponese, rivisitati da Yocci nel suo stile unico. Una sorpresa dopo l’altra, il kamishibai riscrive le nostre idee sulle fiabe, e su come raccontarle. Racconto tra i più noti della tradizione giapponese, la fiaba della gratitudine della gru inizia in una sera d’inverno, quando un anziano signore libera una gru dalla trappola di un cacciatore. Qualche tempo dopo una ragazza si presenta da lui e dalla moglie, e inizia ad aiutarli con le faccende di casa e – novità! – con la loro ricerca sugli uccelli migratori… Una storia di gentilezza ricambiata e misteri da rispettare, interpretata da Yocci in chiave ornitologica.