Piccolo Sabato - Anno III Numero XX

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Cari todomodiani,
tutti pronti per il secondo appuntamento di
il programma di incontri organizzati da Testo in vari luoghi della città.
Nel Cenacolo della basilica di Santa Croce, uno dei luoghi ameni più belli di Firenze, avremo con noi Chiara Guidi con 
uno spettacolo ispirato al suo libro "La voce in una foresta di immagini invisibili" (Nottetempo). 

E' un evento talmente straordinario che non avrebbe bisogno di altri discorsi o spiegazioni, ma se volete dettagli leggete sotto.
Per il resto buone letture a tutti voi, ci vediamo in libreria. 
MEME ESISTENZIALISTI
la rubrica di Giovanni
 

(Nessun oggetto)

I meme esistenzialisti stanno nel poroso confine tra il nonsense e il satori, tra il ridicolo e il cattedratico. Sono immagini pindariche, ditini in gola per rigurgitare la mela della logica di salingeriana memoria. 
SI PREGA DI (NON) PARLARE AL CONDUCENTE
la rubrica di Simone

Nel cenacolo mi sembrava di sentire odore di cibo, come se tutti i pranzi che là si erano svolti arrivassero fino al presente. Aspettavamo Hisham Matar. Alberto, che lavora dentro Santa Croce, mi aveva gentilmente spostato il barchino dei libri in un posto più luminoso, proprio sotto un enorme dipinto di Vasari. Poi era cominciata a circolare la notizia che Matar non sarebbe venuto per motivi di salute. C’era delusione nell’aria, ma poi il sentimento era cambiato: un’ospite a sorpresa avrebbe parlato. Quando hanno annunciato che l’ospite era Zadie Smith mi sono emozionato, mi ricordavo Denti Bianchi nell’edizione Mondadori Strade Blu, che era stata così importante per me a vent'anni, sebbene oggi non ricordassi quasi nulla, e il suo ultimo romanzo, L'impostore, che pure mi era molto piaciuto. Zadie Smith faceva il suo intervento, e poi la traduttrice leggeva quello che aveva preparato Matar e io, che non avevo mai letto niente dell’autore, capivo da una serie di indizi che avrei dovuto leggere "Il ritorno" e che mi sarebbe piaciuto moltissimo, e che nelle successive settimane in librerie lo avrei consigliato a tutte e tutti quelli che mi avessero chiesto un consiglio. E così è stato. “Il ritorno” è un libro al cui interno c’è tutto, ma preferisco lasciarvi con una citazione del libro, e non aggiungere niente. 
“Accadeva che, nel mezzo di una conversazione, si chiudesse in un improvviso silenzio. Quando si udiva la chiamata alla preghiera, si spostava in un angolo della stanza e, senza sollecitare gli altri a unirsi a lui, com’è oggi abitudine dei credenti di tutto il mondo arabo, stendeva una stuoia e recitava in tono sommesso le sue preghiere. E allora la sua postura - il corpo sottile, l’infantile agilità dei movimenti - appariva come una sfida all’annientamento. Specificatamente sua, eppure tutt’uno con l’umana lotta contro la mortalità. Metteva tra sé e il mondo una distanza che, come l’orma a ventaglio che la rete del pescatore lascia sulla superficie dell’acqua, era percepibile solo per un istante."
Sui vecchi autobus si proibiva di disturbare il guidatore. Qui l’invito è esattamente l’opposto: parlatemi. Va bene, ma di che cosa vogliamo parlare? Ogni settimana, su Piccolo Sabato, uno spunto per parlare con Simone di libri e sui libri.
LETTURE PARALLELE #40
la rubrica di Dilà
 
La rubrica di Dilà propone libri strani da leggere in parallelo, libri per pensare di scombinare le posizioni, libri che creano un'attitudine mentale ad accantonare i vecchi paradigmi e decidere di attraversare finalmente il ponte.
ESCI DAL REBUS
la rubrica di Apuano
 

La moglie dell’ammiraglio S*** era solita rilegare a mano tre mensilità de “La Settimana Enigmistica” per farne un volume destinato al baule da viaggio che il marito si portava a bordo nei periodi di lunga navigazione. Da questo baule estraiamo settimanalmente, quasi come fosse la perla d’un tesoro, un rebus d’annata destinato ai solutori più che abili. 

NB: Qui sotto foto originali dell'ammiraglio S*** e dell'album rilegato per evitare lo sciupìo degli schizzi delle onde marine. 

TRATTAMI
la rubrica di dialoghi di Peppe Voltarelli

 

ATTRAVERSARE 

 

A posso chiederti una cosa?

B certo vai 

A quando sei a piedi tu attraversi col semaforo rosso? 

B dipende 

A da cosa 

B mi guardo intorno di solito sono timoroso ma a volte mi lascio influenzare 

A da quelli che si buttano ? 

B esatto quelli che sprezzanti del pericolo si lanciano nel vuoto 

A alcuni tentennano poi guardano uno che si lancia allora si sentono più sicuri e accennano al movimento in avanti 

B nessuno deve restare indietro 

A quelli che non si lanciano stanno fermi a rimuginare sul fatto che in Italia nessuno rispetta le regole 

B aspettano che ti ammazzano per dire che avevano ragione 

A i tassisti sono il braccio armato di quelli che aspettano per punirti 

B i tassisti sono giustizieri 

A chi riesce ad attraversare senza morire sotto il taxi poi si sente forte e va verso il futuro senza paura 

B invece quelli che si fermano e aspettano il verde sono persone risolte, senza fretta senza ambizioni senza  carriera 

A loro sono monaci 

B mentre tutti attraversano loro pregano 

A ieri a Torino mi ha quasi investito un uomo col monopattino ma io non ho detto niente anzi ho detto sei stato bravo ad evitarmi 

B non è facile andare sul monopattino senza ammazzare nessuno hai fatto bene 

A i monaci del Semaforo loro ci guidano al mondo nuovo 

B alcuni restano fermi anche due giri di colore per pregare meglio 

A alcuni trovano la compagna della vita 

B ho visto cinesi sposarsi al semaforo 

A veramente ? 

B giuro 

A tremendo 

B per questo bisogna attraversare 

A per evitare di rimanere imbrogliati in cose troppo grandi 

B non è facile 

A solo i monaci possono farcela 

B con la tunica 

A e i sandali 

B e gli altri in trincea che aspettano  di essere falciati dalla storia 

A tu guarda sempre chi non attraversa e pensa che loro stanno lavorando per te 

B i monaci altruisti senza carriera 

A quelli risolti 

B cercatori di mondo senza trincee

TRATTAMI è una rubrica autentica di dialoghi falsi per gente vera.
DENTRO BABELE. A JOURNEY
la rubrica di Renato
 
Un flâneur postmoderno che abita il caos e ascolta la città, mangiando dolci.
RADIO GRIDOLINI
la radio che fa testo

Dodicesima puntata: Mariangela Gualtieri e Milo De Angelis
ATTENZIONE QUESTO è SOLO IL TRAILER
Potete ascoltare le puntate integrali sul canale Spotify di Radio Gridolini QUI o sul sito di testo QUI

Radio Gridolini è un sussurro famigliare che cerca di entrare in maniera leggera nelle vite intime degli ospiti. Un amplificatore laterale di tutto ciò che di più istituzionale avviene durante Testo a Firenze.

Radio Gridolini è: Redazione - Todo Modo Conduzione - Edoardo Florio Di Grazia e Pietro Torrigiani Regia audio - Niccolò Fornabaio Regia video - Claudio Confalonieri Montaggio video e grafica - Carolina Cosi Illustrazioni dal vivo - Francesco Chiacchio

CONTESTO

CONTESTO presenta
Chiara Guidi 
nel Cenacolo della Basilica di Santa Croce a Firenze,
martedì 4 giugno alle ore 18.30.


Secondo appuntamento di CONTESTO ovvero il programma di incontri organizzati da Pitti Immagine e Todo Modo, come tappe di avvicinamento alla prossima edizione di TESTO [Come si diventa un libro], il salone dedicato all'editoria contemporanea in programma dal 28 febbraio al 2 marzo 2025 alla Stazione Leopolda di Firenze. 

Dopo l'incontro con Elizabeth Strout al Gabinetto Vieusseux, il 16 maggio scorso, questa volta CONTESTO si sposta in un altro luogo simbolo della cultura, la Basilica di Santa Croce.
Qui Chiara Guidi - attrice, regista e cofondatrice della compagnia teatrale Societas (già Socìetas Raffaello Sanzio) - sarà protagonista di una performance ispirata al suo libro "La voce in una foresta di immagini invisibili" (Nottetempo, 2024).

La voce sarà al centro della performance di Chiara Guidi. Con il libro  "La voce in una foresta di immagini invisibili" (Nottetempo, 2024), l'attrice ha raccontato per la prima volta la sua ricerca su questo prezioso "strumento". Una ricerca che la porta a giocare con le parole fino a perderne il senso, per poi recuperarlo sondando limiti, forme e potenzialità del linguaggio sonoro. Il risultato sono pagine in cui si ibridano il saggio, l’opera d’arte e la biografia, attraverso i quali Guidi ci fa dono dei diagrammi, degli schemi e delle curve utilizzati nel suo lavoro. 

«In quella foresta di immagini invisibili, tra il suono della voce e il suono della parola, cercavo la percezione di una realtà che fosse una realtà di composizione capace di innalzare una forma con tutti i tracolli, gli sfondamenti, le curve, le parabole e gli innalzamenti che plasticamente formano un corpo. Tra radici, alberi e rami capii il valore dell’immagine, il calore di una immagine che nessuno vedeva quando, invece,  proprio lei orientava la mia voce sul palco». 
EVENTO DI COMUNITÁ
Gruppo Lupo 
venerdì 7 giugno ore 18

Libreria Todo Modo

Doug Wolf is organizing a new group for informal readings and discussion. Both resident and visiting writers of all genres and levels are very welcome. *  

For further inquiries, email Doug at lupoviolaitaly@gmail.com

* L'evento sarà integralmente in lingua inglese, per questo anche il testo sopra è in inglese. 
TODO MODO SPECIALTY
il caffè buono

Inizia giugno e con giugno arriva il nuovo caffè ospite.
Un grande benvenuto agli amici di "A Matter of Concrete" che fanno un caffè straordinario. Ovviamente lo potrete ordinare al nostro Uqbar ma anche, perché no, portarvi a casa il mitico barattolino per i vostri caffè domestici e spaziali. 

 
DILà
Imaginary gardens with real toads in them

Da martedì a sabato
10-13 15-19

Dilà è la bottega artigiana di Todo Modo in Oltrarno. Libri illustrati, quaderni di tutti i paesi del mondo, cartoleria di ricerca, stampe e poster. Un grande albero di legno su cui si può salire.

HIROKO
Manifattura Tabacchi, B4

Tutti i giorni a pranzo, giov-ven-sab anche a cena. Chiuso la domenica. Per prontare whtp o telefonata al numero 348 1229883 

HIROKO (55 mq con scaffali in legno, pareti di carta di riso, un grande bancone e tavolini all’aperto) è la piccola bottega giapponese di Todo Modo presso la Manifattura Tabacchi. Tutti i giorni potrete trovare i famosi bentō di Hiroko oltre ad una super selezioni di VINI (anche loro fatti a MODO) ed altri oggetti stilosi.
I bentō si possono ordinare (da asporto o in consegna) oppure mangiare ai tavolini all’aperto, sempre accompagnati da un bicchiere di vino, una birra giapponese o un bicchiere di sakè.

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