Sterratori al lavoro, contadini in città, un pittore della domenica, bambini che giocano o che ci guardano: l’atmosfera sospesa del primo dopoguerra. Nulla sarà più come prima ma il futuro ancora non si riesce a immaginare. Ogni scatto racconta una piccola storia: ci penserà il cinema a unirle. Sono sorprendenti i 50 scatti in bianco e nero ritrovati di Luigi Comencini (1916-2007), fotografo un momento prima di diventare regista. Il volume è completato dagli scritti di una serie di autori che fanno luce sulle connessioni tra le fotografie di Comencini e la sua opera di regista e fondatore con Alberto Lattuada, nel 1947, della Cineteca Italiana a Milano, il primo archivio cinematografico del nostro Paese.
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