La Grecia ha creato dei miti: altri si sono creati intorno ad essa. In queste parole di Alberto Savinio è racchiuso uno dei possibili sensi di un nuovo viaggio in Grecia, compiuto, nella primavera del 2012, da Dino Baldi, filologo classico, e Marina Ballo, fotografa. Questo libro è il resoconto di un itinerario, quasi un pellegrinaggio, fra i luoghi sacri della Grecia continentale, dal Peloponneso alla Macedonia, da Olimpia al Monte Olimpo, passando attraverso Epidauro, Eleusi, Delfi, Dodona e altri siti meno battuti nel consueto tour del viaggiatore di oggi. Prima di tutto gli oracoli, porte di comunicazione fra dèi e uomini; ma anche i luoghi che i greci, senza distinzione di etnia, riconoscevano come patrimonio comune e rappresentativo della propria identità, e che spingevano già loro a viaggiare: i santuari e le sedi di giochi panellenici. Storie, miti, luoghi che, nella prosa di Baldi, si uniscono a una riflessione sull’eredità del mondo classico poco ossequiosa verso i cliché dei banchi di scuola, mentre Ballo si perde e si ritrova in mezzo alle pietre, proponendoci un miracoloso filo d’Arianna fuori da ogni luogo comune iconografico. Ma il viaggio è anche l’occasione di un incontro con un popolo che vive la contraddizione di essere erede della civiltà da cui, si dice, tutto sorge e di un presente pieno di ombre, in cui il vento della crisi scuote la sua stessa ragion d’essere.